Le origini (1876)

Risale all’anno 1844 la fondazione della prima società ginnastica italiana (Torino), cui fecero seguito quelle di Padova, Este, Genova, Firenze, Mantova, Verona, Milano, Bologna.
La Società ginnastica di Bologna, sorta nel 1871, si adoperò anche per dar vita ad analoghi sodalizi nella provincia.
A questo scopo nel 1876 intensificò le passeggiate ginnastiche domenicali, le quali, tra l’altro, mantenevano in attività i soci (si facevano a piedi!).
Sembra che i Persicetani non abbiano atteso la visita di “missionariato” dei ginnasti bolognesi per divisare la costituzione di una propria società ginnastica.
San Giovanni in Persicelo godeva in quegli anni di un certo benessere: come attesta lo storico del nostro comune, fiorivano diversi stabilimenti industriali e particolarmente le fabbriche di letti e mobili in ferro dei F.lli Lodini e dei F.lli Ghibellini, che procuravano lavoro a centinaia di operai e che, premiate, specie per le vernici a fuoco, in diverse esposizioni nazionali ed estere, avevano acquistato grande rinomanza e procacciato alla nostra città il nome invidiato di piccola Manchester; erano state istituite scuole serali e domenicali per artigiani ed operai; alla sezione maschile della Società operaia si era aggiunta una sezione femminile; era stata aperta una piccola biblioteca popolare circolante.
Un segno del benessere di quegli anni, benessere di cui godeva – sembra opportuno precisare – soltanto una parte dei persicetani, si può vedere anche nella promozione dei corsi mascherati carnevaleschi.
La Società Ginnastica Persicetana risulta formalmente costituita il 19 giugno 1876; ma noi, anche in contrasto con le scritture anagrafiche ufficiali, riteniamo di dover fissare come sua data di nascita (o, se si vuole, di concepimento) il giorno 16 (o 14) aprile 1876, sulla base della “denuncia” che i promotori e lo stesso presidente Ghigi fecero, pochi anni dopo, al prof. Gregorio Draghicchio, autore della Prima statistica delle società ginnastiche italiane, Trieste, 1880; a p. 24 del prezioso opuscolo, sotto la voce San Giovanni in Persiceto, si legge infatti, come risposta al punto 2 del questionario: “Fondazione 16 aprile 1876”.

Un nucleo di animosi (1896)

A sei soli si ridussero i componenti della Società Ginnastica Persicetana all’inizio del 1896, secondo la testimonianza del m.o Ermanno Quaquarelli, convalidata dalla firma di Antonio Forni.
Fu questo un segnale d’allarme. Un ”nucleo di animosi” si adoperò per ridonare la Società “a novella vita” e procurarne “le più liete speranze”.
Fu probabilmente all’atto della “rifondazione” che furono considerati soci fondatori Eutimio Ghigi, Luigi Lodini, Antonio Forni, Dante Ugolini, Telesforo Gnudi e Giovanni Lodini.
L’animatore della Società Ginnastica diventerà Ermanno Quaquarelli, il quale non risparmierà critiche alla passata gestione del sodalizio soprattutto per quanto riguarda l’attività ginnica: a proposito del primo ventennio ebbe a dire un giorno che si trattò “di azione anemica e viziata, che si limitava a qualche capriola fatta di sera da alcuni giovanotti…”.
Dal 1896 si ricominciò lo studio della ginnastica adottando un indirizzo più razionale e più aggiornato: si sviluppò prevalentemente lo “sport pedestre” e l’atletica, base fondamentale di tutta la ginnastica moderna.
Ogni anno si tenne un concorso interno con premi in medaglie e diplomi, con esito men che mediocre nel 1896, ma del tutto soddisfacenti nel 1897 e nel 1898.
A seguito della “rifondazione“ la Persicetana potè figurare nella Statistica dell’anno 1897 della Federazione ginnastica nazionale, accanto alla “Fortitudo” di San Giorgio di Piano e alla “Virtus” di Bologna.
Nella Statistica la Persicetana figura con 31 soci. Nel 1898 si vedranno i primi frutti della ripresa.

I "brillantissimi" risultati di Genova (maggio 1914)

Il 27 febbraio 1914 la Persicetana inviò la scheda di adesione di massima al concorso ginnastico federale straordinario che si sarebbe tenuto dal 14 al 17 maggio a Genova nell’ambito delle feste per l’esposizione internazionale di marina, igiene marinara e mostra coloniale italiana; si dichiarava l’intenzione di prodursi nella gara individuale atletica juniori con circa 6 ginnasti.
Di fatto si recarono a Genova, dove alloggiarono nel Quartiere via Galata (un dormitorio alla militare, con materiale di casermaggio), 23 ginnasti, accompagnati dal capo-squadra m.o Ermanno Quaquarelli e dal vice-capo (sostituto) Giuseppe Morselli.
Ci piace ricordare che il capo-squadra Quaquarelli, in armonia con i suoi principi educativi, non applicò criteri selettivi; fra gli altri condusse a Genova un ginnasta con i piedi anchilosati, un altro col piede piatto e un terzo con frattura ad un braccio e callo deforme.
I risultati furono qualificati “brillantissimi” in una lettera di compiacimento inviata dalla sezione emiliana della Federazione ginnastica nazionale italiana.
Nel luglio 1914 pervennero da Genova alla Società n. 4 diplomi per squadre, n. 3 diplomi per gare individuali, n. 1 medaglia d’oro piccola, n. 2 medaglie d’argento grandi, n. 1 palma.

Il periodo fascista (1925-1930)

Già nel 1923 i nuovi ordinamenti scolastici (riforma Gentile) avevano stabilito la separazione dell’educazione fisica dalla scuola ed era stato creato l’E.N.E.F. (Ente nazionale per l’educazione fisica) con un vasto programma di “risanamento fisico-morale della gioventù nell’interesse superiore dello stato”.
Anche la Società Ginnastica Persicetana doveva adeguarsi alle nuove disposizioni o scompariree.
Dopo che nel 1927 fu creato l’Ente sportivo provinciale col compito di coordinare tutta l’attività sportiva, i fascisti persicetani convocarono in palestra i soci dello storico sodalizio; per protesta contro questa interferenza i membri della Direzione non si presentarono; un caporione fascista, il centurione cav. Elio Zambonelli, alla presenza di soci e non soci, lesse le nuove disposizioni impartite dal governo, che furono approvate (non c’era altra sceldi conservare – a norma dello Statuto sociale – l’indipendenza della Società, votarono contro e si dimisero dal sodalizio.
Non si sa bene se per astio verso i dirigenti della Società che non si piegavano alle imposizioni fasciste, o per intimidire chi avesse intenzione di resistere e continuare in una qualche forma l’attività ginnastica, è certo che “ignoti” devastarono la palestra e misero fuori uso o asportarono gran parte delle attrezzature mobili (maschere da scherma, pesi, clavi, appoggi, bastoni Jäger, cerchi, ecc.); la palestra fu quindi lasciata in deplorevole abbandono, sicchè divenne difficile frequentarla a pochi volonterosi, assistiti solo saltuariamente dal prof. Quaquarelli, il quale dedicava prevalentemente la sua attività alla scuola.

La riconquista della palestra (1931-1932)

Nella primavera del 1931 qualche adolescente entrò liberamente in palestra, più per curiosare che per salire su due vecchissime parallele rigide o aggrapparsi alla grossa fune e alle tre pertiche, i soli residui dell’attrezzatura già di proprietà della Società Ginnastica Persicetana.
Data la totale libertà di accesso al locale, altri ragazzi si aggiunsero ai primi, venendo così a costituire un gruppo di assidui.

La venuta di Adolfo Tunesi (1935)

Il livello tecnico dell’attività addestrativa sociale ricevette un notevole impulso quando, nell’anno 1935, Giuseppe Morselli e Angelo Garagnani riuscirono a convincere l’amico comune Adolfo Tunesi, olimpionico di Stoccolma (1912), a venire a S. Giovanni in Persiceto “a dare una occhiata ai nostri ragazzi per consigliarli ed aiutarli a migliorare” (semplice e testuale motivo della richiesta ripetutamente dichiarato da Giuseppe Morselli).
Agevolato da una esposizione teorica semplice, ricorrendo talvolta anche alla dimostrazione pratica, nonostante l’età avanzata, Tunesi seppe, in brevissimo tempo, accattivarsi la simpatia dei giovani ginnasti, migliorandone il valore tecnico, lo spirito agonistico e l’assetto formale in gara.

La Società Ginnastica Persicetana nel decennio 1947-1957

Nel 1947 alla Società Ginnastica Persicetana fu data la primitiva denominazione; ne assunse la presidenza Angelo Garagnani e Tunesi riprese fermamente le redini dell’addestramento nella palestra “Croce”, coadiuvato da Giuseppe Cocchi, Ezio Cotti ed altri. Con la partecipazione di ben due squadre al concorso internazionale di Ferrara, svolto nel campo sportivo comunale il 25, 26 e 27 luglio 1947 e con la partecipazione ad una gara regionale disputata il 29 settembre 1947 a Modena, in cui furono ottenuti molto apprezzabili risultati, la vecchia “Persicetana” progrediva, passo dopo passo, ricuperando entusiasmo, prestigio e posizioni di merito più che soddisfacenti.

Una rappresentativa persicetana in Cecoslovacchia (1969)

In seguito ad accordi intercorsi a livello dirigenziale, una rappresentativa della Società Ginnastica Persicetana fuospite del Centro Sportivo Nazionale Cecoslovacco nella città di Nymburk dal 27 settembre al 2 ottobre 1969. Ne fecero parte Giulio Morselli, Franco Forni, Giorgio Bongiovanni, Gaetano Passerini, Celeste Vancini, Paolo Preti, Ruggero Rusticelli, Fulvio Lambertini, Gino Forni, Vanda Baletti, Fleana Ferranti, Evelino Malaguti, Armide Borsarini, dieci ragazze dell’età di circa undici anni, altrettanti ragazzi e Gianni Raimondi, istruttore della sezione femminile.
Le due squadre di giovani ginnasti, dirette da Gianni Raimondi, si cimentarono in un incontro con due squadre cecoslovacche e conseguirono soddisfacenti risultati.
Ricordiamo che nella serata del 22 agosto 1970 la squadra nazionale femminile cecoslovacca si esibì in Piazza del Popolo a S. Giovanni in Persiceto in una accademia di ginnastica acrobatica molto applaudita dal folto pubblico e che, con il concorso dell’Amministrazione Comunale, fu possibile ricambiare alle ginnaste ed ai loro accompagnatori la buona accoglienza precedentemente ricevuta a Nymburk dalla comitiva persicetana.

Nell'anno del centenario 1976

L’attività addestrativa, agonistica ed organizzativa svolta nell’anno 1976 toccò il vertice massimo, mai raggiunto prima di allora.
La Federazione Ginnastica d’Italia affidò alla “vecchia” Persicetana l’organizzazione dei Campionati Nazionali Assoluti di ginnastica artistica maschile (Cat. Juniori e Seniori), che vennero disputati nei giorni 9,10 e 11 aprile 1976 a S. Giovanni in Persiceto (palestra palazzetto).
Le energie ampiamente profuse dal Consiglio direttivo per superare tutte le difficoltà incontrate vennero certamente ricompensate da uno strepitoso successo, forse irripetibile, tanto da riscuotere applausi ed elogi, ma anche l’auspicio, da parte della stampa, “che la cittadina bolognese (Persiceto), per la sua ospitalità e per le sue qualità logistiche sia ai primi posti delle preferenze federali anche per incontri internazionali”.
Ovviamente non mancò il servizio radiotelevisivo.
In data 10 ottobre 1976 ebbe luogo la cerimonia celebrativa del “Centenario della Società Ginnastica e degli sport persicetani”.

Gli ultimi 15 anni

Nel 1986 abbiamo celebrato i nostri 110 anni con un grande meeting delle società di ginnastica centenarie. Fu una cosa che andò sinceramente oltre le nostre intenzioni. Prese corpo pian piano e ci trovammo d’ un colpo a gestire una cosa veramente grande.
Come riuscire a riunire qui atleti e dirigenti di una trentina di società provenienti da tutta l’Italia e due addirittura da oltre confine, senza offrire loro nè un rimborso spese nè un buono pasto, è una cosa che non è facile da spiegare.
Come non è facile da spiegare perchè le stesse società ci mandarono i loro cimeli storici per esporli in una mostra collegata alla manifestazione e non fecero altrettanto alcuni anni dopo, quando la Federazione volle organizzare la stessa mostra a Roma per celebrare i suoi 125 anni.
Passata la sbornia dei festeggiamenti abbiamo dovuto fare i conti con la difficile situazione che si era creata con l’allontanamento dalla società di un tecnico e di alcuni dirigenti.
Fummo fortunati chè riuscimmo a dare il via ad una collaborazione, durata fino ad oggi, con Victor Cibi, esule politico dalla Romania, tecnico di vaglia, ex istruttore della grande Comaneci.
Purtroppo,per noi, le mutate condizioni politiche e forse gli anni,fanno sì che Victor voglia ora tornare a vivere nella sua patria.
Noi, da amici quali ci siamo sempre considerati, non possiamo che accettare le sue ragioni. Se pure a malincuore e nella speranza che l’eredità che ci lascia dia i suoi frutti.
Nel 1988 abbiamo dato inizio alla collaborazione con l’ USL per far fare pratica sportiva a giovani e ad adulti handicappati. Questa collaborazione è durata fino al 1999 quando la dirigenza sanitaria ha pensato bene di tagliare i fondi e chiudere questa attività.
In questi anni non abbiamo certo trascurato le attrezzature della palestra tanto che nel 1991/92 siamo riusciti a dotare il nostro impianto di una buca paracadute, indispensabile ora, per chi voglia fare della ginnastica ad un certo livello.
Nel 1996 abbiamo festeggiato i120 anni organizzando la festa regionale della ginnastica portando a gareggiare su tre piazze della nostra città più di 600 ragazzi.
Intanto le ragazze di Victor sono cresciute ed abbiamo quindi Alice Monti campionessa regionale Junior alla trave nel 96.
Nello stesso campionato nel 97 Alice è sempre prima al volteggio e alla trave.
Nel 98 abbiamo Marika Marsigli prima al volteggio nel campionato regionale junior ed Alice Monti prima alla trave nel campionato Senior.
Anche la partecipazione al Campionato di serie B (regionale a squadre) ci ha visti sempre piazzati tra le prime società della regione permettendoci così di partecipare ai campionati interregionali ed un paio di volte al campionato nazionale.
Attualmente la forza della società è di 109 soci minorenni di cui 37 di altri comuni e di 305 maggiorenni per un totale di 414 soci. I soci tesserati alla Federazione Ginnastica e quindi iscritti ai vari corsi sono 171.
Altri 12 soci sono tesserati alla federazione come istruttori.
I corsi praticati sono due di ginnastica dolce, uno per adulti, uno per handicappati, uno per la scuola materna, uno di ginnastica artistica maschile, due di ginnastica generale femminile ed uno di ginnastica artistica femminile.
Come sempre la porta della palestra è aperta a tutti coloro che vogliono praticare uno sport sano, che non ha controindicazioni, che è propedeutico alla pratica di altri sport e, cosa non trascurabile, costa veramente poco.

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